Armando Punzo

Il drammaturgo ideatore della Compagnia della Fortezza coinvolto a piene mani negli ultimi lavoro di Renato Frosali

Non è la vicinanza geografica che unisce i due artisti ma qualcosa di più intangibile, la condivisione di un’emotività, la capacità e la voglia di sperimentare nuovi linguaggi, poco importa se teatrali, pittorici o altro.

Armando Punzo ha fatto della sperimentazione la propria ragione di vita da quando, giunto a Volterra, intraprende un percorso attoriale con i detenuti del Carcere della cittatina etrusca che lo porterà a fondare una tra le prime compagnie di attori-detenuti.

E’ la Compagnia della Fortezza, che da progetto folle e ardito diviene una realtà in grado di girare ed emozionare i teatri e i festival di tutta Italia, fino all’ultima innovativa fatica del progetto “Mercuzio non deve morire”, un intervento di teatro di massa mai eseguito prima d’ora.

“Fuori dal fuori” diviene invece un progetto condiviso, con Renato Frosali ad interpretare sulla tela l’impatto scenico degli attori-detenuti.

La questione del  fuori, quando  si tratta della Compagnia della Fortezza e del carcere che vorrebbe contenerla, sembra potersi risolvere in un rassicurante quanto inutile e illusorio voler star fuori, voler tener dentro. A chi abita la realtà comodamente, poco disposto ad altre possibilità, restio a porsi domande, risulta impossibile concepire che un fuori così inteso è sempre e solo un unico star dentro.
In questa divisione c’è un inganno che aiuta tutti i personaggi a restare chiusi nel proprio ruolo per sempre.
… si è irrimediabilmente fuori dal fuori, ci suggerisce Foucalut ne “Il pensiero del fuori”, invitandoci ad approfondire e riflettere sull’idea di libertà. Frosali fa suoi quei fantasmi di libertà che provengono dalla Fortezza e attraverso la sua pittura cerca di cogliere il pensiero.” Queste le parole di Armando Punzo che chiosano il ciclo pittorico di Renato Frosali.

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